Fistola biliare e pancreatica post-gastrectomia.
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1.
Il paziente ha presentato una nuova emorragia digestiva superiore a seguito del I tentativo endoscopico di emostasi iniettiva e termica. Il paziente è ipoteso, tachicardico e con i segni semiologici dello shock emorragico. Quale approccio ritenete più idoneo?
(Obbligatorio)
Secondo tentativo endoscopico con emostasi con Argon Plasma Coagulator.
Embolizzazione dell'arteria gastro-duodenale.
Laparotomia esplorativa per emostasi chirurgica.
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2.
In I giornata post-operatoria, il paziente presenta una fistola biliare e l'esame chimico-fisico del liquido dei drenaggi è positivo per la presenza di amilasi. Il paziente è in terapia intensiva intubato, ventilato e con emodinamica sostenuta da inotropi. Come procedereste?
(Obbligatorio)
Valutazione ecografica ed eventuale drenaggio biliare percutaneo eco-guidato più drenaggio percutaneo di eventuali raccolte peritoneali.
Trattamento conservativo con antibiotici e supporto intensivo.
Relaparotomia, toilette e drenaggio chirurgico.
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3.
Il reperto intra-operatorio è di una disconnessione del duodeno dalla testa del pancreas e dal processo uncinato, con conseguete fistola biliare e pancreatica dai monconi del coledoco e del dotto di Wirsung, con associata lesione del dotto epatico destro. Cosa fareste?
(Obbligatorio)
Duodenocefalopancreasectomia.
Riparazione della lesione del dotto epatico destro, drenaggio esterno della via biliare principale, del dotto di Wirsung e gastro-enteroanastomosi.
Plastica del dotto di Wirsung e del coledoco e successiva anastomosi su ansa alla Roux.
Avanzamento corrente,
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